MartesanaDUE - febbraio 2006  n. 80

 

In questo numero

 

 

La difesa della sanità pubblica e della casa nella nostra zona

 

Scuole di via Russo all'avanguardia

 

I risultati delle primarie: alcune considerazioni

 

Il CTP di via Russo: una risorsa nel territorio

 

Dal "Cantiere 10 idee (10 impegni?) per Milano

 

Leoncavallo: qui siamo e qui restiamo

 

Associazione Sportiva Crespi Morbio: una storia a parte

 

SPECIALE VIALE MONZA

 

Le rubriche

 

Filo diretto dal Parlamento

con il senatore Antonio Pizzinato

 

Lettere alla redazione

 

Un libro al mese

 

Un film al mese

 

Alla (ri)scoperta dei sensi

 

Frammenti di umanità suburbana

 

Biologico in Martesana

 

Son atto a rimirar... rubrica d'arte

 

Gli annunci  e le opportunita'

 

******************

 

MartesanaDUE

mensile di informazione, 

cultura e annunci della zona due

di Milano citta'

 

Editore

Comedit 2000

 

Direttore 

Paolo Pinardi

 

Redazione

Mattia Cappello

Paola D'Alessandro

Adele Delponte

Antonio Gradia

Luca Gualtieri

Giuseppe Natale

Aurelio Volpe

 

Red. e pubblicita'

Via delle Leghe, 5

20127 Milano

Tel. 02/28.22.415

Fax 02/28.22.423

martesanadue@ilponte.it

 

Reg. Trib. MI

n. 616 settembre 99

 

 

 

La difesa della sanità pubblica e della casa nella nostra zona

A volte nella nostra zona accadono episodi che non sempre riesco a riportare ai lettori di questo giornale. Chiedo scusa, ma gli impegni sono tanti e pressanti.

Partiamo dall’inizio: a fine novembre 2005, precisamente mercoledì 23, il Comitato di difesa della Sanità Pubblica insieme alle rappresentanti del Comitato Salute e Territorio ha occupato la Direzione Generale della ASL città di Milano, che si trova in Corso Italia.

È stata una azione che ha avuto qualche difficoltà iniziale dovuta al fatto che qualcuno ci aspettava al varco. Precisamente davanti al portone di Corso Italia.

Riusciti a passare da un’altra entrata siamo giunti al punto prefissato. E’ iniziata dunque l’occupazione. Dopo aver cercato inutilmente di farci ascoltare, l’unica strada  che ci rimaneva era proprio quella della azione di forza.

Le nostre richieste riguardavano tre punti:

1) il rispetto dell’accordo del 23 maggio 05 che prevedeva la riqualificazione ed il potenziamento del Centro di Riabilitazione Motoria di Via S. Erlembardo;

2) che la ASL si attivasse presso il settore demanio del Comune di Milano per ottenere la sistemazione del piano terra della struttura di Via Padova 118. E’ al piano terra infatti che l’intero Centro Vaccinale si dovrà trasferire:

3) che venisse rispettato l’accordo stipulato il 13 dicembre 2002  nel quale si conveniva di istituire un tavolo paritetico di lavoro entro e non oltre il 10 gennaio del 2003 per affrontare i problemi relativi agli appartamenti negli stabili di proprietà della ASL Città di Milano siti in Via Tanaro n 4 e 8 e di Via Ponte Nuovo n. 5; questo al fine di proporre al Direttore Generale Dott. Antonio Moblilia soluzioni percorribili.

Dopo aver detto delle motivazioni arriviamo a ciò che siamo riusciti ad ottenere:

Per Via S. Erlembardo abbiamo ottenuto il fax-fotocopiatrice che occorreva alle operatrici. Abbiamo inoltre avuto copia della richiesta fatta alla Regione circa un o una fisioterapista per il Centro di Riabilitazione Motoria. Speriamo dunque che la Regione risponda a questa richiesta nel più breve tempo possibile.

Per ciò che riguarda il Centro Vaccinale la meta pare avvicinarsi ma è purtroppo vero che, a fronte della nostra volontà di accelerare verso la soluzione del problema, le operatrici e gli utenti hanno risentito sin qui di fin troppi disagi. E anche questo è francamente insopportabile, poiché con i soldi che il governo di questa città dilapida  non si è riusciti a trovare per tempo le risorse economiche necessarie al trasferimento del nostro Centro Vaccinale, un centro che ha una utenza non solo zonale, si badi, ma che attrae cittadini dall’intera città.

Sulla questione inerente gli appartamenti di via Tanaro e di via Ponte Nuovo va detto che, già con l’accordo della fine 2002 si riuscì a definire la volontà degli abitanti della nostra zona di non sottostare ad una eventuale lettera di disdetta dei contratti di affitto. Tale disdetta non arrivò. Nel frattempo però l’Amministrazione di queste case ha lasciato a desiderare, a tal punto da creare una situazione confusa in cui all’interno degli immobili vi sono cittadini a basso reddito, alcuni dei quali versano in condizioni di particolare disagio; in queste condizioni alcuni di loro hanno accumulato arretrati di affitti da pagare. In questo caso una parte della soluzione è stata trovata. Coloro che hanno arretrati da pagare potranno dilazionare la somma attraverso versamenti che potranno partire da 20 euro al mese.

Abbiamo sin  qui registrato le difficoltà di ottenere risposte a bisogni che, come quello della sanità pubblica o della casa, sono fondamentali.

C’è voluto un grande impegno ma come si dice “qualcosa abbiamo portato a casa”

Naturalmente sappiamo bene di avere di fronte coloro che potremmo benissimo definire avversari politici, infatti oltre alla volontà è stata anche l’indignazione  che  ci ha spinto ad arrivare a questo punto; si era infatti giunti a non riuscire ad avere neppure l’ascolto che ci era dovuto.

La lezione che abbiamo ancora una volta tratto da questa vicenda è che siamo creditori di garanzia, serenità e diritti. Non dobbiamo mai dimenticarcelo, a chi ci dice che mancano i soldi dobbiamo rispondere che durante l’intero arco del decennio che va dal 1990 al 2000 i profitti per soggetti come il signor Tronchetti Provera, Ligresti, Caltagirone e possiamo aggiungerci anche i vari Tanzi, Ricucci ecc., si sono moltiplicati a dismisura. Non così è stato per coloro che vivono solo del proprio lavoro. A buon intenditor poche parole, per questo troviamo di estrema attualità ricordare che “la rassegnazione è la madre di ogni sconfitta”.

Nella nostra zona non ce la vogliamo.

 Per il Comitato di difesa della Sanità Pubblica

Luigi Tranquillino

 

    

 

 

Scuole di via Russo all’avanguardia

L’intera Direzione Didattica Statale di via Russo (composta dalle Elementari di via Russo e di via Cesalpino e dal Centro Territoriale Permanente sempre di via Russo)  è particolarmente soddisfatta per i riconoscimenti che sta ricevendo per il lavoro messo in atto: dal dirigente scolastico, prof.ssa Annalisa Muschio al collegio docenti  a tutto il personale.

Il più importante è sicuramente quello arrivato a metà dicembre dalla Provincia di Milano con tanto di diploma e medaglia d’oro, ma non mancano i riconoscimenti dei genitori, dei frequentatori del Centro Permanente e del territorio circostante per la formazione, i progetti di integrazione e le tante iniziative in programma.

Un lavoro ancor più importante se pensiamo al momento non facile della Scuola italiana, con tutti i suoi problemi che leggiamo quotidianamente sui giornali a cominciare dalle risorse finanziarie e umane che, anziché aumentare, diminuiscono.

Tanto è vero che ad esempio il progetto di integrazione dei bimbi Rom che prima si avvaleva di cinque maestre, ora è sulle spalle della sola Licia Brunello che insieme a due mamme Rom sostiene buona parte del lavoro; ma l’integrazione quì è ormai una realtà consolidata che riesce a far fronte persino a resistenze burocratiche e ai passi indietro che si registrano nella gestione e integrazione del campo di via Idro da cui provengono i bimbi (ne abbiamo ampliamente parlato nel numero scorso del nostro giornale).

Ma torniamo alle motivazioni del riconoscimento della provincia di Milano, che qui di seguito pubblichiamo come da diploma rilasciato:

 

“Provincia di Milano - Giornata della Riconoscenza - Medaglia d’oro di Riconoscenza a Scuola elementare Eleonora Pimentel di Milano.

Opera da anni nella zona nord di Milano, in un’area abitata da famiglie che provengono da tutto il mondo, peruviani, filippini, ecuadoregni, cinesi e rom. 200 dei suoi scolari su 600 sono extracomunitari, in molte classi sono la metà dei bimbi. Dagli anni ’80, grazie all’impegno di tanti insegnanti, la scuola si adopera per l’integrazione dei tanti allievi che non sono di madrelingua italiana, che vivono spesso in condizioni familiari difficili, bambini per i quali frequentare un’aula non è un fatto scontato. Bimbi come i rom per i quali già lasciare ogni giorno il campo dove vivono e sedersi tra i banchi è una conquista. Grazie a questo prezioso lavoro, esempio di quello che deve essere la scuola di oggi, tanti bambini, di etnia e cultura diversa potranno avere la possibilità di diventare cittadini a pieno titolo”.

Infine riportiamo una presentazione di Anna Maria Battistini riguardante le attività del Centro Permanente Territoriale.

Già nel prossimo numero di Martesanadue vi informeremo sulle altre iniziative in programma, a cominciare da quelle nell’ambito della nuova edizione di “Libriamoci”.

 

Paolo Pinardi

 

 

 

 

 

Dal “Cantiere dieci idee (dieci impegni?) per Milano

Quando questo numero di MartesanaDue sarà nelle strade l’Unione di centrosinistra avrà già svolto le sue Primarie ed avrà quindi un candidato Sindaco.

A fine Dicembre i partiti, le associazioni ed i singoli cittadini che hanno partecipato al cosiddetto “Cantiere” dello schieramento politico che sfiderà l’uscente governo di centrodestra hanno pubblicato un documento di 35 pagine di idee e proposte per il futuro governo della città.

Il documento ha alcuni dei pregi e dei difetti più comuni a tanta pubblicistica preelettorale (tante idee, per lo più commendevoli, ma priorità sfumate e non chiara concatenazione fra obiettivi ed azioni necessarie per raggiungere tali obiettivi). Ma scriviamo per costruire e non per fare polemica.

Di seguito, una lettura assolutamente personale di questo documento e il tentativo di sviscerare da esso “dieci priorità”.

 

1) Svendita del patrimonio, mancati investimenti ed una politica di bilancio burocratica e di basso profilo hanno fatto sì che il Comune si ritrovi liquidità in cassa per oltre 1500 milioni di Euro. Il documento lascia intendere (ma su questo punto bisogna essere chiari e propositivi) che tale liquidità vada investita con un certo coraggio per promuovere Milano, sotto il duplice punto di vista della coesione sociale e dell’eccellenza.

 

2) Contestualmente, vanno modulate maggiori entrate per il oomune curando nel medesimo tempo aree di esenzione e forti iniezioni di progressività: può voler dire maggiori oneri di urbanizzazione e imposte sui luoghi pubblici, maggiore ICI sulle case sfitte, rimodulare la Tarsu promovendo i comportamenti corretti (ad esempio in materia di raccolta differenziata ).

 

3) Fra gli investimenti prioritari, a fronte delle possibili risorse, il prolungamento della linea metropolitana sino a Monza è certamente una buona idea, ma nel contempo ci sembra che il documento del Cantiere sia scarsamente propositivo in materia di investimenti diretti in campo abitativo.

 

4) Rivedere i progetti relativi al polo urbano della Fiera e l’area Garibaldi-Repubblica, con l’obiettivo di una riconfigurazione delle volumetrie edificabili.

 

5) Modificare lo Statuto del Comune, affidando alle Zone adeguate quote del bilancio comunale e poteri in materia di servizi alla persona, pianificazione urbanistica attuativa, manutenzione di opere pubbliche, vigilanza di quartiere. E’ il primo passo concreto da fare (insieme con un impegnativo lavoro organizzativo con la Provincia) se si vogliono seriamente realizzare elezioni per la Città Metropolitana Milanese entro il 2009.

 

6) Il Comune non può certo porsi obiettivi velleitari di incisione sul mercato del lavoro, ma qualcosa può essere fatto, a partire da un drastico ridimensionamento in Comune del ricorso al lavoro temporaneo. Come corollario, a questo obiettivo e al ridimensionamento delle consulenze non necessarie, un lavoro non facile di formazione interna (nessuna azienda in città deve curare un percorso formativo e di valorizzazione del lavoro per dieci mila addetti ed oltre…)

 

7) Aumentare drasticamente (attualmente è il 15%) la copertura della domanda di servizi per la prima infanzia (0-3 anni), ma anche azzerare le liste di attesa di bambini in difficoltà segnalati dal Tribunale dei Minori, di cui il Comune non riesce ad occuparsi

 

8) Fra le iniziative che “non costano”, ma che possono contribuire a segnalare un cambiamento di aria in città, certamente vanno realizzate l’assessorato alla Emigrazione ed il registro delle Unioni Civili. E fra quelle che costano poco ma hanno una ricaduta se non altro pedagogica il “Borsino solidale degli affitti” (con contributi alla copertura della maggiore Irpef per gli anziani soli che vorranno affittare spazi abitativi a studenti) e l’estensione a livello metropolitano della validità del biglietto urbano.

 

9) Rilanciare i consultori, nella qualità dei servizi e nel loro radicamento territoriale (uno ogni 20mila abitanti).

 

10) Allargamento dei parchi di cintura e ulteriore promozione della metanizzazione degli edifici, come contributo minimale (ma occorrerebbe fare molto di più, ed anche su questo il documento è carente) alla vivibilità ambientale della città.

 

Nelle prossime settimane, il candidato Sindaco del centrosinistra dovrà comunicare alla cittadinanza se queste o altre sono le sue priorità.

 

Aurelio Volpe